Prima di tutto deve sentirsi a proprio agio con gli abiti che indossa. Sentirsi bene nella propria seconda pelle è la prima regola.
Un uomo fiero e deciso nella vita avrà uno stile di abbigliamento altrettanto determinato; ci sono quelli che puntano sull'eleganza classica, chi sugli accessori, chi nella maniacale cura del particolare. In questo ambito è possibile identificare alcune semplici regole: evitare di indossare due capi dai colori simili ma con tonalità diverse; la cintura dello stesso colore delle scarpe; i jeans abbinati con tutto; le scarpe sempre pulite e lucide; evitare fazzolettino da taschino e cravatta uguali.
Ci sono poi gli eccentrici, che puntano a stupire e usano uno stile di impatto, spesso determinato dalla moda del momento, a volte invece personale. Durante gli anni si sono sviluppate diverse tendenze: grunge, hippy, militare, heavy metal, funk, vintage, sport, con caratteristiche peculiari.
Lo stile grunge è arrivato dagli Stati Uniti negli Anni Ottanta e si è diffuso internazionalmente consacrandosi definitivamente negli Anni Novanta: eskimo, maglia effetto vintage slabbrata e consumata, pantaloni stretti con anfibi di pelle.
Lo stile Hip-hop è nato all'inizio degli Anni Ottanta e si distingue per i colori forti, pantaloni esageratamente larghi, scarpe da ginnastica, cappellino e vistose catene.
Lo stile Hippy deve il suo nome al movimento giovanile della fine degli Anni Sessanta, così come la generazione beat che lo precedette e il funk che lo seguì. I simboli e l'iconografia rivelano uno stile improntato alla povertà e alla semplicità, con un vestiario che riflette uno status da vagabondo: capelli lunghi disordinati, pantaloni a zampa di elefante, magliette strette a motivi. Parliamo dei cosiddetti "figli dei fiori".
Lo stile militare dei primi Anni Settanta si ispira alle divise militari nei colori e nelle forme: uniformi verdi con bottoni dorati, stivali da ussaro, motivi mimetici. Adottato anche dai nomi prestigiosi della moda a più riprese, Prada, Dior e Burberry per fare alcuni nomi, sopravvive ancora oggi in diversi contesti stilistici. Lo stile gotico, definito impropriamente dark in Italia, si riferisce a un tipo di abbigliamento che adotta esclusivamente il colore nero, nei vestiti, nello smalto, nel trucco e nei capelli, cangianti e a volte fluorescenti, arricchito da piercing, croci e catene. In contrasto, il colore della pelle è chiaro e cadaverico, in un'ispirazione da film horror.
Lo stile sporty, molto in voga recentemente, è un connubio fra la moda elegante e lo sport. Lo adotta il maschio metropolitano, che ama il lavoro e la palestra e può mixare capi d'abbigliamento una volta considerati ai poli opposti dello stile. Infine lo stile punk fa riferimento al movimento giovanile nato in Inghilterra a metà Anni Settanta all'insegna della contestazione dell'establishment e della trasgressione. L'abbigliamento è contraddistinto da vestiti strappati, vistosi tatuaggi e piercing in tutto il corpo, giacche in pelle decorate con scritte in vernice a spray. Ma fu soprattutto l'acconciatura dei capelli a contraddistinguere questo stile, nei colori (apparvero in questo contesto, per la prima volta, colori mai visti prima) ma soprattutto nelle forme, con creste, criniere e rasature fantasiose. Questo stile ha influenzato notevolmente le tendenze che sono seguite e aperto la strada alle acconciature scultoree trattate con il gel, elemento indispensabile, e precorre le attuali "crestine" che oggi vediamo in Balotelli e negli adolescenti che lo imitano. Il modo di vestire e pettinarsi di un uomo cambia quindi in base al suo ruolo e al suo budget, influenzato dalla moda che cambia continuamente con i suoi corsi e ricorsi. Ognuno scelga dunque il proprio stile personale cercando anche di divertirsi.
Alfredo Rubertelli